64 proposte di cicloalpinismo in Val Susa
Per le Valli di Susa sono passati i Celti di Re Cozio, i Romani, Annibale, I Saraceni, I Franchi di Carlo Magno, i Piemontesi che resistettero all'Assietta ed ancora i Nazisti, i Partigiani, la fiaccola Olimpica, le autostrade, i treni e chi manifestava contro il treno. Tanta storia e tanto vissuto hanno lasciato delle sottili tracce sul territorio costituite da una fitta rete di strade militari,sentieri e mulattiere che univano le borgate e le vite di un mondo passato ma non ancora completamente cancellato. La guida propone una serie di itinerari ad anello che toccano le più importanti evidenze storiche e paesaggistiche della valle nel tentativo di coniugare un'esperienza sportiva quale la pratica del cicloalpinismo con un'occasione di esplorazione del territorio e di alcune delle sue più importanti tracce storiche. Gli itinerari, dedicati a bikers provvisti di un discreto bagaglio tecnico, prevedono sempre discese su sentieri o mulattiere toccando luoghi selvaggi di grande bellezza paesaggistica o antichi nuclei abitativi di assoluto valore architettonico e monumentale in un lungo viaggio di scoperta che saprà emozionare e stupire per la varietà di ambienti ed atmosfere che questa valle, talvolta misconosciuta, ha da offrire.
La guida suddivide i percorsi in due grandi filoni suddivisi a seconda della percorribilità stagionale e del respiro complessivo degli itinerari.
I percorsi di bassa valle, da Rivoli a Susa, hanno sviluppo medio-breve e, date le favorevoli esposizioni di taluni sentieri, risultano percorribili anche nei mesi invernali.
I percorsi delle alte valli prevedono dislivelli e kilometraggi maggiori e ci portano, talvolta, alla riscoperta delle tracce della cultura Occitana percorrendo in molte occasioni gli antichi territori della Repubblica degli Escartons che per quasi quattro secoli fu un invidiabile esempio di indipendenza culturale ed amministrativa degli abitanti delle montagne che ora costituiscono il confine italo-francese.