Questa guida del Brenta in effetti non è l’unica. È l’ultima di cinque volumi che, attraverso le vie di roccia, ci portano dentro le Dolomiti di Brenta, ce le fa vivere già da seduti con uno dei libri in mano. Certo che l’ideatore è stato veramente un Grande, perché, oltre a cercare, cosa non facile, tutte le vie delle decine di cime e pareti, ha contattato e incontrato gli apritori. E ha discusso con loro. Non credo sia stata una “cosa” facile, conoscendo bene gli alpinisti trentini, e non. Fare le foto, disegnare quelli che chiamiamo noi “gli schizzi”, e stendere le relazioni. Un lavoro titanico.
Già da più di dieci anni si parlava della nuova guida del Brenta. Francesco, grazie alla sua ostinazione e determinazione, le stesse che si usano in parete, è riuscito a completare un’opera monumentale, punto di riferimento per tutti gli alpinisti.
Dalla prefazione di Ermanno Salvaterra