Oggi il Monte Bianco è un simbolo, un nome che evoca automaticamente il concetto di montagna, di vetta. Così facilmente osservabile dalle valli che lo circondano, il Bianco è diventato spesso anche immagine stereotipata, come gran parte dei più spettacolari gruppi alpini. Una fitta rete di sentieri lascia spesso l’escursionista al di fuori della fortezza di roccia e ghiaccio del massiccio vero e proprio, quasi sempre accessibile soltanto agli alpinisti, ma allo stesso tempo permette di capire la complessità di questo gruppo montuoso, le tante sorprese, i paesaggi grandiosi e sorprendenti. Ampie dorsali erbose, piccole sommità, ripiani di origine glaciale, panoramici valichi, permettono a tutti di ammirare orizzonti vastissimi e di comprendere quanto complesso e diversificato sia il microcosmo del Monte Bianco. Inoltre, spostandosi verso i solitari valloni e le silenziose conche che si affacciano lungo la valle di La Thuile oppure risalendo i sentieri ai piedi delle montagne della Valdigne, ci si inoltrerà in una dimensione ancora più autentica, dove l’escursionista più curioso e attento saprà leggere le tracce della storia dell’uomo e della natura.